lunedì 9 aprile 2012

Perché Motoaperitivista?


Motoaperitivista. Non credo sia nemmeno un vero neologismo. E' un termine che spesso viene usato dai "manici" o presunti tali per indicare quei motociclisti che "son bravi solo ad andare a prendere l'aperitivo". Spesso lo si dice di alcuni modelli di moto "alla moda" che vendono molto, ma che non sono né dei miracoli di tecnologia, né dei missili da pista. Il motoaperitivista chi è? Cosa cerca? Cosa guida? Va difeso? Di certo non è in via d'estinzione.

Tutti i motociclisti si vantano al bar di quanto hanno chiuso la gomma, di quanto hanno strisciato le saponette, di quanto siano dei gran "manici" quando non li vede nessuno. Dai su, l'abbiamo fatto tutti. Ma il motoaperitivista è diverso. Nella fattispecie io ne ho trovati due tipi: il primo tipo è quello molesto, quello che davvero non sa andare in moto. E con ciò non mi riferisco ai "fermoni", ma a chi guida in modo sbagliato, pericoloso e irrispettoso di tutti gli altri utenti della strada, siano essi pedoni, ciclisti, automobilisti, scooteristi o altri motociclisti.


Persone che comprano la moto per moda, la ostentano, comprano la tuta con cucito il 46 e la Ducati perché "sono le moto migliori", salvo poi rispondere "Desmoche? Boh, io ho il Monster. Rosso" e sorridono. Questi sì, sono buoni solo ad andarci all'aperitivo...ah, che poi, sono spesso quelli che non ti salutano quando ti incrociano. Questi pessimi soggetti vengono poi confusi con un'altra categoria di motociclisti ai quali ho scoperto di appartenere nel momento in cui ho lasciato i miei monti, i passi, le valli e i tornanti su cui ho imparato a guidare, per ritrovarmi incastrato nel traffico di Milano quando mi sono dovuto trasferire nella metropoli per lavoro.

Motociclisti che in moto ci sanno andare (si spera) che non sono dei teppisti e che se vanno "fermi" è perché in quel momento ne hanno voglia. Che curano l'estetica della loro moto e del loro abbigliamento tecnico e non, non perché vedano la moto come una questione di moda, ma perché sono appassionati di moda ancor prima di essere motociclisti. Insomma, mi ritrovo con amici dotati di missili nipponici che non capiscono perché non voglia il casco di Spies, né il giubbotto Dainese. Non sanno di cosa parli quando cito le fantastiche tute di Kushitani o Furygan. Invidiano motore e ciclistica della mia Triumph ma dicono che è "una moto da aperitivo".


Quindi basta fare i motociclisti che seguono le mode. Basta essere accomunati a degli idioti. Non siamo motociclisti da aperitivo né gente che non sa andare in moto solo perché si annoia a guardare la MotoGP in tv e preferisce guidare la sua moto nei weekend. Siamo persone a cui piace la moda e piace la moto. Siamo appasionati di moda prima che motociclisti? Ok, ma nel modo giusto. In questo blog tratterò di moda-da-moto partendo sempre da due considerazioni fondamentali: il brand è nullo senza qualità e lo stile è tutto.

Perché è bello andare in moto ed è bello in pista, in montagna, sullo sterrato e in città, solo che ogni modo di vivere la moto, pretende i suoi modi, passatemi il gioco di parole. Come non vado a Monza in jeans, non vado all'aperitivo vestito da power ranger. E' importante però capire anche che lo stile e la moda non devono mai tralasciare il fattore sicurezza. Proprio per non venire nuovamente accomunati ai signori di cui sopra, sì quelli che sorridono. Quindi sì, con orgoglio ribadisco che anche in moto l'estetica vuole la sua parte. Ma c'è parte e parte. Orgogliosamente Motoaperitivista.

Nessun commento:

Posta un commento