martedì 8 maggio 2012

Vita da zavorra N.1

Per chi non lo sapesse, zavorra è un termine del gergo motociclistico per indicare affettuosamente la passeggera del motociclista, sia essa la compagna di una vita o di una semplice gita domenicale. Fare la zavorra non è semplice e se ne è discusso in più occasioni, mai in termini motoaperitivistici. Ora, con ordine, analizzeremo come deve comportarsi la zavorra di un motoaperitivista.


Intanto, valgono le stesse regole di ogni altra zavorra motociclisitca: abbigliamento tecnico, solido appiglio e massima fiducia per ciò che fa il vostro rider (ma su questo punto torneremo in seguito). Sull'abbigliamento abbiamo già discusso più volte qui, qui e qui, ma in futuro ci torneremo. Per quanto riguarda il solido appiglio, dipende molto dal modello di moto, se sia dotato o meno di maniglione antipanico, ops...volevo dire maniglia di sicurezza.


Il mio personale consiglio rimane il seguente: 1) salite in sella solo dopo che il rider si è sistemato e vi ha dato il segnale, altrimenti finirete entrambi in terra. 2) puntate bene le punte dei piedi sulle pedane, non la pianta o peggio ancora il tallone. 3) stringete con le ginocchia i fianchi del guidatore. 4) avvinghiatevi al busto del vostro biker come un koala al suo eucalipto. E' inoltre importante che, durante la marcia, seguiate i suoi movimenti alla perfezione, perché la moto si guida con il corpo e se per caso voi li contrastate, finirete entrambi in terra.


Bravissime. Ora che siete quasi delle brave zavorre, rilassatevi perché alziamo il livello. Vi ha sempre affascinato l'uomo un po' rude e con stile, quello che è cool anche con la barba delle 5, che vanta ancora un fisico invidiabile forse anche per le sue cicatrici e che però, sa essere un signore quando vi apre la porta e vi regala una rosa vera, non comprata da un pakistano fuori dal bar. Infatti, quando vi ha invitato all'aperitivo avete subito accettato, specialmente perché vi ci avrebbe portato in moto.


Lui si presenta su questo moderno destriero ricoperto di cromature, che un po' vi spaventa, ma anche vi attrae quasi più del suo proprietario. E' quella sensazione di euforia mista a paura e incoscienza che tutti amiamo tantissimo. Vi sistemate sullo scomodissimo trapuntino riservato al passeggero e attuate tutte le indicazioni che ho illustrato nel terzo capoverso. Tutte, mi raccomando, specialmente occhio allo stile, come vi ho spiegato qui.


Per il motoaperitivista, portarvi all'aperitivo è motivo di grande orgoglio, voi non immaginate quanto: non solo ha permesso a qualcuno di salire sulla sua moto, ma è anche contento di poterlo fare e in più ha scelto voi. Wow, è un evento più unico che raro. Dovete essere all'altezza. Voi sarete il suo trofeo, ma lui e la sua moto saranno il vostro. Ogni motociclista rispetta tantissimo le zavorre proprie o altrui, perché lui stesso non avrebbe mai il coraggio di fare da passeggero a un altro motociclista.


Ma che sono scemo? Quasi ogni motociclista vi dirà che non si fida a fare da passeggero, ma perché? Perché non c'è nulla quanto una visiera abbassata capace di trasformare Dr Jekyll in Mr Hyde. Anche il tizio più calmo di questo mondo, in sella può diventare una furia incontenibile di stupidità mista a incoscienza e tentativi di autolesionismo molesto. La brava zavorra sa infatti capire l'indole del proprio rider e nel caso, contenerla dandogli decisi pugni nella schiena e nelle costole. Fidatevi, rallenterà.


Il metodo migliore è capire in anticipo se potete fidarvi, spesso dipende anche dalla moto: se si presenta su di una Bonneville, potrà faro lo scemo quanto vuole, ma la sua cavalcatura lo fermerà prima delle vostre urla (è un chiodo). Se invece guida una R1 o una Panigale, preoccupatevi: potreste ritrovarvi ai 300 orari senza accorgervene. Inoltre un bravo motociclista vi impedirà di salire sulla sua moto finché non sarete dotate dell'abbigliamento tecnico adeguato. Sarà lui responsabile della vostra incolumità.


Infine, il buon motoaperitivista, proprio perché è un signore, potrebbe anche accompagnarvi a comprare il necessario consigliandovi i capi tecnici più cool, adatti alla vostra personalità e intonati al colore dei vostri occhi. Così non solo potrete vantarvi con le amiche di quanto è stiloso il vostro amico, ma anche di quanto sia generoso e informato sulle ultime tendenze in fatto di moda e moto. Perché il motoaperitivista va sempre in moto con stile e la sua zavorra non è da meno.


P.S. Probabilmente sapete del ridicolo incidente occorso alla soubrette Belen Rodriguez mentre si faceva motoscarrozzare dal ballerino Stefano Di Martino. Guardando le foto non si può fare a meno di notare che: 1) sono caduti quasi da fermi perché la Scrambler ha il cavalletto abbassato. 2) si sono per lo più graffiati perché non indossavano la men che minima protezione 3) Di Martino non è un buon motociclista proprio perché ha permesso a Belen di salire su di una moto in canottiera e l'ha fatto lui stesso.


Poiché si tratta di due persone che lavorano con il proprio corpo, a maggior ragione avrebbero dovuto salvaguardarlo. Non si va in moto vestiti da spiagga, si va in moto vestiti da moto. Sono il primo a dire che lo stile è tutto, ma non a costo della sicurezza. Il motoaperitivista dice: la brava zavorra ha stile, classe e testa. Siate belle, non Belen! Ci vediamo in strada o al bar.

Nessun commento:

Posta un commento