sabato 12 maggio 2012

Bar-end mirrorshades

Che differenza c'è tra un locale da biker e uno da motoaperitivo? Se lo chiedete a mio padre vi risponderà che nel primo ci sono i biker, nel secondo anche le donne. Il concetto mi sembra chiaro e, ovviamente, le cameriere non contano.


Il locale da biker è un club per motociclisti, uomini che condividono la sacra passione e passano la serata parlando di quanto sono manici, del rumorino che viene dal carter, di quel fischio che non lo so, della gomma migliore per, del forse la faccio vedere al mecca, di quella con un posteriore che ho fatto un passaggio radente e quasi allungavo la mano ma no, perché sono un signore. Ok.


Uno di quei posti dove hanno tutti la stessa faccia, la stessa moto e la stessa gomma, ovviamente chiusa e si beve tanto, anche benzina, che un giorno non lontano compreremo a pinte ché sennò poi non ci pago il turno a Monza questo mese. Il locale del motoaperitivo è diverso. Ci sono le donne. Alcune anche motocicliste. Ci si va vestiti a modo e non con la maglietta della Akrapovic, si ordina più di una semplice "birra chiara", ché chi ordina la birra senza chiamarla per nome non è un uomo.


Il motoaperitivista va di cocktail o birra da meditazione, rossa o scura ma, occhio che poi sei in moto. La bevanda in questione è parte del look, aggiunge personalità e si capisce molto di una persona da quello che beve. Come quando accendi la sigaretta sullo scarico ancora caldo. Dai, che non è vero che ho perso l'accendino e ho il casco in mano. Il locale da motoaperitivo è quasi un locale normale, ma accoglie i motociclisti meglio di altri, per esempio per i parcheggi dedicati e in bella vista.


Ma i locali da motoaperitivo sono per lo più un fenomeno urbano, come lo è il motoaperitivismo. In città molte più donne usano la moto e ci vanno anche all'aperitivo. Quando inforco la Milano-Laghi verso i miei monti so già che troverò solo locali da biker. Uomini duri, con le cicatrici, la gomma chiusa, l'occhio che brilla e una faccia, sempre quella...uguale alla mia.

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