giovedì 12 luglio 2012

Hai comprato la moto sbagliata

Hai comprato la moto sbagliata. Questo disse mio padre vedendo in garage una Triumph invece di una Harley-Davidson, come da tradizione di famiglia. Non mi parlò per una settimana. Fra tutti gli harleysti di famiglia, solo un mio cugino osò appoggiare pubblicamente la mia scelta. Un mese dopo permutò la sua Fat Boy con una BMW GS1200-modello-coda-di-paglia.


Non è semplice scegliere una moto. Specialmente se è la prima e non se ne è mai guidata una. Ci si può lasciar affascinare dalle custom per poi scoprire che forse era meglio prendere una enduro. Si sognano i cordoli da affrontare su una supersportiva, ma si finisce a maledire i semimanubri per il mal di schiena. La cosa migliore sarebbe provare tanti modelli e capire bene che tipo di motociclista si vuole diventare.


Per quanto riguarda il motoaperitivismo, non importa il tipo di moto: c'è sempre un modo per essere cool e alla moda con tutte, ovviamente nel rispetto del modello scelto. Di solito un motociclista ci mette un po' per capire quale modello meglio si confà alla propria indole, oppure cambia gusti con il tempo. Anche mio padre, prima delle Harley ha avuto diverse Honda, Gilera e Benelli, alcune più sportive, altre più turistiche.


Fermo restando che spesso non si possono provare diversi modelli e che nemmeno gli amici sono disposti a lasciar guidare la propria moto a chi, forse, non ha ancora la patente. Anche perché magari quel particolare modello non si adatta a un neofita. Anch'io sconsiglio la mia a chi è alle prime armi, ma sento invece molti consigliarla. Punti di vista.


Soprattutto, un particolare modello viene spesso consigliato per alcune caratteristiche quali la potenza, la maneggevolezza, l'altezza della sella e il peso, senza pensare che una moto è soprattutto motore. Anzi: carattere del motore, che in quanto tale deve andare d'accordo col carattere di chi la guida. Io per esempio non amo le quattro cilindri giapponesi. Mi piace che il motore salga di giri rotondo e lineare, ma vorrei più schiena, coppia in basso e soprattutto: risposta al gas.


Ma le moto non erano tutte uguali? Sì, uguali. O sono tutte diverse? Sì, diverse. A me piace, per esempio, che la mia Triple nasconda un'anima hooligan sotto una patina di britannico understatement ed è questo che voglio trasmettere ai ragazzi alle prime esperienze: fatevi molte domande, chiedete tanti pareri, ma poi ragionate con la vostra testa. Se vi interessa lo stile e vi sentite dei futuri motoaperitivisti, non preoccupatevi ora della cromatura o della giacca coordinata, quello verrà in seguito. Preoccupatevi della storia d'amore con la vostra moto.


Spesso, proprio come fanno le ragazze, prima vi lanciano un segnale, ma voi le ignorate. Poi vi accorgete e provate ad avvicinarle, allora queste si fanno negare. Ma se è quella giusta lo capirete all'istante. Quando presi la Triple ne provai sette e la mia non era nè la più bella, nè quella tenuta meglio. Ma guidandola ho sentito che era lei, quella che avrei portato a casa. Ci vediamo in strada o al bar.

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